A pensarci bene è davvero difficile dire cosa sia o cosa possa essere
la felicità … è uno di quei sentimenti o forse stati d’animo che
conosciamo un po’ tutti, almeno spero, ma che rimangono indefinibili,
indescrivibili a volte anche incomprensibili perché toccano, in diversa
misura, le sfere intime del nostro essere penetrando così negli abissi
difficilmente esplorabili della nostre soggettività e individualità.
Ci si è interrogati per secoli e si continua a farlo, ma sono
convinto davvero che ogni individuo possa dare una propria definizione
di felicità, tutta personale e personalizzata che è il riflesso della
propria sensibilità, del proprio vissuto, del contesto ambientale in cui
vive e di tanto altro ancora …
Inoltre il concetto di felicità varia ed evolve di pari passo con i
mutamenti stessi della persona … e così, non so, correre dietro un
pallone è essere felici … per un bambino … ed era esattamente quella per
me la nozione di felicità, nei lontani anni della mia infanzia… e poi è
stato altro ed altro ancora ed altro ancora in virtù della crescita
personale, di quella professionale, di quella interiore e dei differenti
momenti storici cui sono andato incontro…
In un triangolo rettangolo, l’area del quadrato costruito
sull’ipotenusa è equivalente alla somma delle aree dei quadrati
costruiti sui due cateti.
Ricordate? … Volete qualche altro secondo per pensarci … beh, non è
poi così difficile, è il Teorema di Pitagora … un teorema per l’appunto …
con un suo assunto che è tale e quale da secoli. Quello è, così è stato
dimostrato e voilà, immutabile per generazioni…
E’ roba diversa dal nostro tema del mese, la felicità che,
come detto, non può avere una definizione univoca e valida per tutti i
sette miliardi di esseri che popolano il nostro pianeta.
Mi butto allora e provo a spiegare la mia visione della felicità.
Esiste solo un attimo di felicità, un istante, un lasso di tempo breve
in cui si avverte una sensazione che siamo soliti definire felicità. Per
me corrisponde ad uno stato di gioia e di grazia istantanei che
irradiano ed illuminano l’io, il nostro intimo. La felicità è una
scintilla, la scintilla di uno stato emotivo, a volte esistenziale, più
grande che rappresenta il benessere dell’anima.
Uhh … ecco, ce l’ho fatta a tirarlo fuori, tutto di un fiato, e ciò
non vuole dire che per i lettori sia chiaro, ma almeno, è fatta. Sì,
sono riuscito, con difficoltà, a buttare giù due righe che descrivano
quei processi e quei circuiti intimi che a me stesso spesso risultano
incomprensibili.
Ma aggiungo dell’altro, la felicità, quell’istante che genera il
benessere, la gioia, il sorriso, la saturazione sentimentale, la
pienezza interiore possiede la grandezza e la forza di manifestarsi a
livelli plurimi. Provo a spiegarmi meglio. Io sono molto più felice,
rispetto a quando sono felice normalmente, nel fare felice.
No, no, non perdetevi nei meandri delle mie congetture … è davvero
semplice. Sì, ciò che mi rende maggiormente felice è fare felice gli
altri. Donarmi senza chiedere nulla in cambio è per me il motivo di
un’estasiante e incommensurabile felicità. Ecco dunque che la felicità,
partendo da uno stato interiore, da stato d’animo individuale può essere
messa a fattore comune, offerta e può essere in grado di generare
felicità o, per meglio dire, stati di benessere comunitari sino a
divenire benessere collettivo … ci siete?
Siamo al mondo per vivere la felicità istantanea ma anche per
trasmetterla all’Umanità … in maniera che essa possa assaporare la
magnificenza del benessere. Un benessere globale onnipresente e perenne
che può trovare la sua fiamma alimentatrice nel vivere pacifico ed
armonioso e nella coesistenza con la Bellezza che ci circonda …
… ah ah, non ridete … perché quelle che oggi, nella società moderna,
sono divenute utopie, la felicità umana, la condivisione del benessere e
dell’Amore, la nonviolenza tra gli esseri viventi, sono le più grandi
opportunità perse dall’uomo, il treno straordinario che l’uomo ha perso
nella storia della “civilizzazione”.
Siamo venuti al mondo per beneficiare del pianeta, delle sue
bellezze, dei suoi spazi naturali, delle vibrazioni amorose ed
energetiche tra gli esseri che lo popolano … e invece ci ritroviamo di
fronte all’autodeterminazione di un modello che ha scardinato certi
valori, che ci ha educato alla cultura della sopraffazione, della
cupidigia, del brutto, della distruzione e dell’immoralità.
Abbiamo fatto trionfare fin troppo la ragione, e in particolare
quella parte della ragione umana che ha chiuso le porte all’emozioni, al
gusto del vivere, ai colori dell’esistenza, alla ricerca della felicità
grande, quella di e per tutti.
Se, per un verso il nostro io ci permette di incrociare, conoscere e
vivere gli stati di felicità individuali, che nascono dalle sensazioni e
dall’emozioni della libertà interiore, d’altra parte, invece, il mondo
esterno, ha creato ad arte il paradigma dell’anti-felicità o, per essere
più positivi, delle false felicità.
Ma sorridiamo … e, ciò malgrado, cerchiamola questa felicità lottando
e impegnandoci per quel vero senso della vita che ci hanno sequestrato
celandolo dietro l’educazione alle brutture, dietro l’eccesso di
materialismo che abbrutisce, dietro l’apparenza e l’incapacità di vedere
oltre …
Cerchiamo la felicità e tutto ciò che di magico essa porta con sé …
Siamo venuti al mondo per essere felici e quando lo sentiamo dire
anche ad un uomo politico dei nostri tempi, ci riflettiamo doppiamente,
ci commuoviamo e speriamo che quei pochi governatori illuminati possano
un giorno, non tanto lontano, creare il mondo dell’Amore … e l’effetto
FELICITA’ …
E’ un regalo per tutti noi … noi, quelli dell’Umanità
by DLS
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