by Dario Lo Scalzo: giornalista, scrittore, videomaker, paroliere ... e tanto altro

Ha un background professionale nel mondo bancario, del microcredito e dell'organizzazione aziendale e da anni si occupa principalmente di Diritti Umani e Nonviolenza. Promotore e realizzatore di vari progetti umanitari in America Latina e Sudamerica. Ha scritto per Terranauta e per Il Cambiamento e ha anche collaborato con altre testate on-line (Girodivite) e cartacee (Left Avvenimenti, Il Clandestino con permesso di soggiorno). È video giornalista freelance per la Radiotelevisione svizzera (RSI).
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lunedì 21 dicembre 2009

Dove sono finite le farfalle di questo Paese ?

... e mi chiedo a cosa serve lottare ... lottare perennemente ... remare e navigare sempre contro il vento, contro tutte queste intemperie ... che mi stancano e mi privano delle energie buone e vitali del mio io ... ma per chi lotto adesso ?

Qui tutto è conforme, nulla è deviazione, è lo scorrere rallentato di un magma che pervade ogni persona ed ogni luogo ... nel suo fare lento e silenzioso il magma si diffonde uniformemente su ogni cosa e su ogni individuo... senza dimenticarne alcuno... ma per chi lotto adesso ?

Scruto con attenzione, non trovo nessuno che sappia intuire e vivere in pieno la diversità del mio essere, di un essere che lotta per essere in questa realtà apatica ... di un essere che vuole un vivere semplice, senza i malintesi, senza le spiegazioni dovute, senza le illusioni e le aspettative ... senza i sensi di colpa... nessuno disinteressatamente ha voglia di lavare le mie mani per accarezzarne la loro folleggiante purezza.

Gente conforme che vive del nulla ... e si stressa per il nulla ... e ci corre dietro convinta che quel nulla sia l'unica fonte di fortuna e ricchezza, ah ciecità !

Ed io scappo dal nulla, cerco di allontanarmene ... ci gioco a nascondino nella speranza, un giorno, di fare un bel "liberi tutti" ... per salvare questa società dal nulla ...

... ma ahimè anch'io rimango circondato dal nulla che sporca le mie mani per sovrastare la mia utopia ...

In quest'aria circola la negatività della gente ed io ne sono carico ... la negatività di questo mondo l'assorbo ... avverto la malattia delle persone... e sul mio corpo c'è la manifestzione della sofferenza cancerogena altrui ... un concentrato di sporcizia e brutture che si calamitano in me ... quasi a volermi punire dell'Allegria di cui sono portatore ... "Questo mondo non ha diritto ai tuoi sorrisi" sembra dirmi la negatività ed ancora "Tu spacci Amore, e vai punito" ... penetra la sensazione di negativo degli altri, ma lotto ... ma per chi lotto adesso ?

Mi guardo intorno con poca consolazione ... in questa giungla di egoismi cerco spiragli di verità e luce ...cerco gente stimolante ed incontro il vuoto ... e, giuro, che se non avessi il mio mondo interiore a farmi compagnia, imparerei rapidamente il suo stesso linguaggio, quello del vuoto ...

Analizzo i miei giorni, le mie ore quotidiane ... e annoto sul taccuino che il sorriso ed il buon umore mi mantegono ancora nella sfera della salvezza ... la farfalla ripiega le ali ... poi, nel buio della notte le dispiega in segreto e vola vola vola vola vola via per respirare la vera aria ...quella che da queste parti non esiste neppure ...

... per chi lotto adesso ?

In questo Paese non ci sono farfalle ... troppo inquinato, troppo sudicio e sporco, troppo effimero e impregnato di futilità per occuparsi dello svolazzare colorato di una farfalla ... qui non ci sono farfalle ... neppure un'ombra di una farfalla ... saranno andate tutte via, già da tempo ...

... cerco un'altalena per provare l'ebbrezza del movimento, per smuovere qualcosa in questo immobilismo, per assaporare, almeno per pochi secondi, l'adrenalina dell'altitudine ... del diverso ...

cerco una deviazione ... cerco un sussulto che non sia sempre il mio sussulto ... cerco la rivolta intellettuale, cerco la rivoluzione comportamentale, cerco il moto all'inerzia, cerco gente senza stivali e senza tacchi a spillo, senza cravatte e 24 ore, senza Ipod e senza telefonini ... senza falsi sorrisi ed ipocrisie, senza le circostanze ed i formalismi ....

... senza la vanità generata dal nulla ...

... e mi chiedo per chi è la mia lotta, a cosa serve ... ma sto ancora lottando ?

E dove sono finite le farfalle di questo Paese ?

DLS

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Oggi più che mai,in questo paese di falene e zanzare,abbiamo bisogno di qualcuno che lotti, che inciti alla rivoluzione e ci regali qualche sorriso: magari un sorriso sdentato e sincero , ché nello smalto bianco di certi sorrisi di qui si specchia tutta la nostra mediocrità di perdenti senza coraggio .
;-)

DARIOSOLARE ha detto...

è vero ... ahime forse allo stato attuale i sorrisi non sono più sufficienti.... e poi prima del coraggio per lottare contro ciò che ci circonda occorre il coraggio di lottare le paure individuali che ci impediscono di esprimerci per quello che siamo davvero ;o)

valej ha detto...

SORRIDIAMO SORRIDIAMO SEMPRE
LA MUSICA NEL CUORE
E LA PUREZZA NEGLI OCCHI
CANTIAMO SORRIDENDO...
...LASCANDO ENTRARE LA GIOIA E L'AMORE A ILLUMINARE TUTTO
DENTRO CIASCUNO DI NOI...
...LE PAURE ANDRANNO VIA SE NOI LE LASCEREMO ANDARE

...SE TUTTI FACESSIMO QUESTO, IL MONDO CAMBIEREBBE VOLTO...


Con li panara chini di cirasa,
cirasa niura e beddha lustra e duci
a la matina parto di la strada
e giro abbanianno a tutta vuci
ma quannu passu 'nfunnu a sta vaneddha
vurria canciari tonu alla sunata
vurria cantari alla me nica e beddha
'ca è la reginetta di la strada…

Li to labbra fatturati
figghia mia su du cirasi
du cirasi 'ncilippati
ca l'uguale nun ci n’è
Li to labbra fatturati
figghia mia su du cirasi
du cirasi 'ncilippati
ca l'uguale nun ci n’è...

a la matina partu di la strada

Quannu di la so porta passu iu
mi sento stanco e m’hai a rripussari
ca s'iddha nun s'affaccia e si un la viu
forza nun'haiu chiù d'abbaniari
ma quannu affaccia la bidduzza mia
e li labbruzza duci move a risu
m'arrisu mi sentu forti e chino d'allegria
e ci vurria cantari a leto visu…

Li to labbra fatturati figghia mia su du cirasi du cirasi 'ncilippati ca l'uguale nun ci n’è
Li to labbra fatturati figghia mia su du cirasi du cirasi 'ncilippati ca l'uguale nun ci n’è...nun ci n’è... nun ci n’è : )