… la sua ombra scompare in quel buio che odora di gelsomino; volto le spalle senza pensare e vado via con passo veloce sforzandomi di non voltare il viso… perché voltarlo poi … e non ha senso… e non c’è un senso, continuo a ripetermi … ma cosa ha un senso in questa esistenza, oggi…?
Respiro e cammino in questa notte di addio …è notte, è molto notte; non c’è nessuno in giro…i miei piedi sembrano danzare sul pavè umido di queste strade… che accolgono la mia passeggiata, silenziose, forse per non disturbare le mie riflessioni, forse per lasciarmi vivere la solitudine ricercata.
C’è un ingorgo nella mia mente… un concatenamento di pensieri che come vortici chiedono la precedenza … e clacsonano forte … e pretendono quello che io non posso sapere
Cosa volete ? Apro le porte e chiedo una mano… una mano…dove ? Dove è questa mano ? Perché ? …Penso ... che fortuna, lo scoprirò …!
Guardo la fontana della piazza e la sua acqua rispecchia le stelle …migliaia di piccoli puntini che mi sorridono da quaggiù… un soffio di vento mi risveglia d’improvviso dalla mia piacevole ipnosi…e scuoto il capo … esce fuori un sorriso complice …Con le mani cancello il cielo stellato della fontana e lavo il viso per tornare alla realtà dopo quel sogno improbabile…adesso tutto sembra come è …
Innalzo il viso e le vedo le vere stelle…quelle si sono vere …sprinto per alcune decine di metri…il fisico mi chiede moto … corro nella piazza delle chiacchiere … muta … stanotte è muta…
Salgo su un albero …questione di punti di vista differenti. Da qui su, appoggiato sui rami che odorano di pino, la vista è migliore…angolature nuove e sconosciute… guarda che cielo … guarda dove vai … guarda chi sei…parallelismi di vita…
E canto …per chiedermi come mai quell’ombra è scomparsa…un’altra sagoma che va via tacitamente…e quello che si prova non si può trasmettere …
Respiro e cammino in questa notte di addio …è notte, è molto notte; non c’è nessuno in giro…i miei piedi sembrano danzare sul pavè umido di queste strade… che accolgono la mia passeggiata, silenziose, forse per non disturbare le mie riflessioni, forse per lasciarmi vivere la solitudine ricercata.
C’è un ingorgo nella mia mente… un concatenamento di pensieri che come vortici chiedono la precedenza … e clacsonano forte … e pretendono quello che io non posso sapere
Cosa volete ? Apro le porte e chiedo una mano… una mano…dove ? Dove è questa mano ? Perché ? …Penso ... che fortuna, lo scoprirò …!
Guardo la fontana della piazza e la sua acqua rispecchia le stelle …migliaia di piccoli puntini che mi sorridono da quaggiù… un soffio di vento mi risveglia d’improvviso dalla mia piacevole ipnosi…e scuoto il capo … esce fuori un sorriso complice …Con le mani cancello il cielo stellato della fontana e lavo il viso per tornare alla realtà dopo quel sogno improbabile…adesso tutto sembra come è …
Innalzo il viso e le vedo le vere stelle…quelle si sono vere …sprinto per alcune decine di metri…il fisico mi chiede moto … corro nella piazza delle chiacchiere … muta … stanotte è muta…
Salgo su un albero …questione di punti di vista differenti. Da qui su, appoggiato sui rami che odorano di pino, la vista è migliore…angolature nuove e sconosciute… guarda che cielo … guarda dove vai … guarda chi sei…parallelismi di vita…
E canto …per chiedermi come mai quell’ombra è scomparsa…un’altra sagoma che va via tacitamente…e quello che si prova non si può trasmettere …
“quando ormai si vola non si può cadere più” ….
Passeggio nel buio e penso: ”Che fortuna !”… leggo il giornale di questo giorno e sono felice … onde che vanno e onde che arrivano … vibrazioni vitali… felice… perché sono un brivido…
¨E’ l’ultimo giorno in questo paese, il Guatemala, ed è difficile fare un bilancio del mio lungo soggiorno qui. Viverlo per come l’ho vissuto ha rappresentato per me una nuova maniera di crescere… una crescita attraverso un percorso in cui mi sono sintonizzato con la profondità di me stesso.
Il Guatemala, per diversi versi, è la sommatoria di una filosofia di vita sulla quale ho lavorato da tempo….è il buio, è la luce…
E’ buio illuminato, è luce oscura… buia … è vita, è vivere la grandezza e la piccolezza del mondo …
Il Guatemala insegna ad aprire le porte e a chiedere agli altri di entrare a dare una mano …
Il Guatemala insegna che la vita è semplice…e che spesso siamo noi stessi a complicarla….
“Un sorriso e segui quello che senti dentro”
Questo paese è essere amati da sconosciuti … ed essere amati da sconosciuti è la ricompensa dell’essere se stessi e riuscire a trasmettersi agli altri…
Il mio viaggio in Guatemala è stato seminare con le parole, con gli sguardi, con i silenzi e con gli occhi dell’animo …ed avere in cambio l’amore degli altri …
Au revoir ;0)
E’ l’alba, sdraiato sul prato della collina osservo il vulcano accendersi davanti i miei occhi; è il suo saluto …è la sua malinconia ad ardere … e quel calore lo sento dentro e con me lo porterò per il resto del mio viaggio …
Un’armonica suona dolcemente a scandire l’arrivo dei primi raggi solari … un suono, uno sguardo, un abbraccio…un silenzio...
... una lacrima… un sorriso …
DLS
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